Dopo settimane è caduta qualche goccia di pioggia che ha permesso agli ingegneri del consorzio di bonifica pianura di realizzare venti idrovore per riciclare l’acqua che dai campi, dopo aver irrigato, scivola e scompare in mare. Milioni di metri cubi risparmiati, un sollievo per il Po stretto tra le rive che avanzano. Come il cuneo salino che nelle valli del Mezzano, a trenta chilometri dal mare, ha lasciato la sua impronta nei terreni.
Alla foce, nella sacca di Goro, il volto dei pescatori è scuro non per il sole che racconta nelle rughe le loro storie di mare. Le alte temperature hanno dato vita ad una massa verde di alghe giganti. Come una coperta `soffocano` gli allevamenti di vongole. Il sole che cuoce non risparmia nulla.
Anche le ostriche, un tesoro che fa lievitare sorrisi e portafogli, annaspano per il caldo rovente e l`alta concentrazione di sale nella golena. I pescatori le hanno spostate nei `filari` in mare aperto dove la temperatura è un po` più bassa. Ma c`è il rischio che non basti nella calura tropicale che toglie il respiro alla gente del Delta del Po.
Fonte: QN